La parola all'autore: Anna Cerasoli



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La parola all'autore: Anna Cerasoli

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1. Dopo una lunga carriera come insegnante ha deciso di dedicarsi alla divulgazione per mostrare una matematica meno formale di quella che si studia a scuola. Quando scrive i suoi libri che tipo di lettore immagina?

È un vero peccato che la matematica sia così poco conosciuta e apprezzata! Per questo ho pensato di scrivere qualcosa che mostri la faccia più interessante, e al tempo stesso comprensibile, di questa materia. Immagino un lettore sprovvisto di conoscenze matematiche ma capace di incuriosirsi, e perché no, anche emozionarsi nel conoscere l’utilità e l’eleganza del modo di pensare proprio di questa disciplina.

L’età non conta, spesso gli adulti non sanno molto più dei ragazzi. In ogni caso ho cercato di offrire sempre vari livelli di lettura: ci si può fermare a un primo livello in cui viene esposto il perché di quel particolare argomento e l’uso che se ne fa nel risolvere qualche problema; oppure si può approfondire seguendo i vari spunti che lo inquadrano in una visione più ampia della disciplina.

2. Ne "La sorpresa dei numeri" ritroviamo la stessa chiave narrativa che caratterizza il suo primo successo, "I magnifici dieci": il nonno, professore in pensione, spiega al nipotino Filo diversi concetti matematici traendo spunto dalla vita quotidiana. Com’è nata quest’idea?

Quando ho scritto "I magnifici dieci" mio figlio aveva proprio l’età del protagonista e faceva le sue stesse domande. Il nonno è ispirato a mio padre che non è stato insegnante di matematica, ma comunque aveva una forte passione per questa materia. Inoltre sapeva accogliere la personalità dell’altro, trasmettendogli però il suo entusiasmo e le sue passioni: caratteristiche fondamentali per un buon maestro. L’idea di scrivere un libro di divulgazione la coltivavo da tempo, spinta da amici di buona cultura umanistica che però confessavano di non capire nulla di matematica o di esserne addirittura spaventati.

3. Nel libro vengono trattati argomenti che spesso non rientrano nei programmi scolastici: calcolo combinatorio, circuiti, statistica... Qual è la ragione di questa scelta?

Sì, ho pensato di presentare temi nuovi, più attuali, di matematica discreta, in sintonia con l’interesse che la rivoluzione informatica attribuisce loro. Temi che di fatto, purtroppo, non sono ancora entrati nei programmi scolastici. Inoltre, come nel caso del calcolo combinatorio, si tratta di argomenti che, oltre a non richiedere una preparazione di base, si prestano a risolvere problemi avvincenti come dei rompicapi. La statistica, poi, è veramente importante per il cittadino: permette di orientarsi nella maggior parte dei fenomeni sociali, talvolta manipolati proprio da un uso scorretto della disciplina.

4. Dalle pagine del romanzo trapela una riflessione sul ruolo della matematica, materia spesso guardata con sospetto, soprattutto in Italia. Secondo lei quali sono le cause di questo atteggiamento?

A mio parere le cause del disamore per questa materia hanno radici lontane, a cominciare dall’opinione diffusa che la vera cultura sia quella umanistica! È vero, spesso l’ostacolo alla comprensione della matematica è rappresentato dal suo linguaggio simbolico, ma questo è aggravato da un insegnamento imperniato esclusivamente sul calcolo e sulla teoria. Viene trascurata invece la sua funzione principale, quella per cui nasce: risolvere problemi. Per questo motivo, nel testo, il nonno trova mille occasioni quotidiane da cui far sorgere domande che la matematica può soddisfare.

Anna Cerasoli: laureata in matematica, è stata insegnante nella scuola secondaria e ha pubblicato diversi manuali scolastici per Zanichelli. Da anni si dedica alla divulgazione della matematica per ragazzi in forma narrativa, riscuotendo un ampio successo. Tra i libri pubblicati ricordiamo "Gatti neri gatti bianchi" (Editoriale Scienza), un racconto ironico per muovere i primi passi nella logica, e la trilogia "I magnifici dieci" (Editoriale Scienza), "La sorpresa dei numeri" (Editoriale Scienza), "Mister Quadrato" (Sperling & Kupfer). I suoi volumi sono tradotti in molte lingue e utilizzati come supporto nell’insegnamento.

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