STORIA

MARCO BRESCIANI: LA GRANDE GUERRA - CONFLITTI E TRASFORMAZIONI DA EST A OVEST
Marco Bresciani ci aiuta a inquadrare correttamente il contesto storico di tensioni internazionali che portarono allo scoppio della Grande guerra. Potrai approfondire con lo studio del capitolo 1 di Storie 3.

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MARCO BRESCIANI: LA GRANDE GUERRA 
La Grande guerra non fu soltanto una guerra di posizione combattuta nelle trincee del fronte occidentale. Marco Bresciani ci invita a comprendere come sia essenziale ampliare lo sguardo verso i territori dell’Europa centrale e orientale in cui l’impero tedesco, l’impero austro-ungarico e l’impero ottomano si scontrarono con quello russo in una guerra di movimento dai continui rovesciamenti. Potrai approfondire con lo studio del capitolo 2 di Storie 3.

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MARCO ROVINELLO: LA GRANDE GUERRA - FONTI STORICHE. LA PROPAGANDA DI GUERRA E ARRUOLAMENTO
Durante la Grande guerra si fece ampio ricorso alle moderne tecniche della propaganda politica, molte delle quali furono inventate proprio negli anni del conflitto. Marco Rovinello ci illustra come uno degli strumenti più potenti per coinvolgere le masse e indurle a partecipare allo sforzo bellico furono i manifesti di guerra, che chiamavano alla mobilitazione dei volontari. Leggi la fonte. Scarica qui il pdf.

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MARCO BRESCIANI: LA GRANDE GUERRA - FONTI STORICHE. I 14 PUNTI DI WILSON 
L’8 gennaio 1918 il presidente americano Woodrow Wilson espone al Congresso i 14 punti del programma ideologico dell’intervento americano nella Grande guerra. Marco Bresciani ci aiuta ad analizzare alcuni di questi punti. Potrai approfondire con lo studio del capitolo 2 di Storie 3. Non hai scelto il nostro corso? Nessun problema, fino a settembre 2020 potrai consultarlo gratuitamente su Treccani Scuola.

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MARCO BRESCIANI: LA RIVOLUZIONE RUSSA - RIVOLUZIONE, GUERRA CIVILE E NASCITA DELL'URSS
La storia della Grande guerra si intreccia con quella della rivoluzione russa. Marco Bresciani ci guida a ricostruire le violenti dinamiche che, fra 1914 e 1922, portarono alla dissoluzione dell’impero russo. L’attenzione va posta sulle rivolte del vasto mondo delle campagne e sulla loro repressione da parte del governo bolscevico e sullo scioglimento dell’Assemblea costituente dominata dai social-rivoluzionari. Potrai approfondire con lo studio del capitolo 3 di Storie 3. Non hai scelto il nostro corso? Nessun problema, fino a settembre 2020 potrai consultarlo gratuitamente su Treccani Scuola.

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MARCO ROVINELLO: LA RIVOLUZIONE RUSSA - FONTI STORICHE. LE TESI DI APRILE
L’articolo Sui compiti del proletariato nella rivoluzione attuale, pubblicato il 20 aprile 1917 sulla Pravda, contiene le celebri Tesi di aprile di Lenin, scritte durante il suo viaggio di ritorno dalla Svizzera. La lezione di Marco Rovinello ci aiuta a comprendere la portata di questo documento che racchiude gli elementi cardine dell’azione politica che Lenin si prefiggeva di attuare. Leggi la fonte. Scarica qui il pdf.

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MARCO BRESCIANI: IL FASCISMO - IL DOPOGUERRA IN EUROPA E IL FASCISMO IN ITALIA
Cicli di violenza e instabilità continuarono a modellare l’Europa ben oltre la fine ufficiale della Grande guerra soprattutto nei territori degli ex imperi continentali. Marco Bresciani ci aiuta a comprendere come in questo contesto, aggravato dalle ripercussioni in Europa della crisi del ’29, si fece strada il fascismo. Potrai approfondire con lo studio del capitolo 4 di Storie 3. Non hai scelto il nostro corso? Nessun problema, fino a settembre 2020 potrai consultarlo gratuitamente su Treccani Scuola.


Il dopoguerra in Europa e il fascismo in Italia
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MARCO BRESCIANI: TOTALITARISMI 
“Il secolo della violenza”, “l'età dei cataclismi”, “le ombre dell'Europa”, “le terre di sangue”: queste e altre espressioni dello stesso tragico tenore ricorrono nella descrizione del Novecento. Il problema del totalitarismo è racchiuso al centro di queste visioni del XX secolo, che rimandano all'idea di un “male assoluto”. Ma sul piano storico che cosa si intende quando si parla di totalitarismi e in che senso si possono comparare fascismo mussoliniano, nazismo hitleriano e comunismo staliniano? Per cercare una risposta occorre tornare all'impatto della Grande guerra che costituì la prima vera esperienza di guerra totale e creò le condizioni per nuove forme di potere tirannico. Marco Bresciani ci fa comprendere quali forze distrussero l'Europa della prima metà del Novecento, portandoci a coglierne le eredità e le memorie fino a oggi. Potrai approfondire la lezione consultando le pagine 190-218, 222-240, 291-299 del volume 3 di Storie. Il passato nel presente. Inoltre ti invitiamo a seguire la prossima videolezione "La ricostruzione dell'Europa dopo la Seconda guerra mondiale".

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MARCO ROVINELLO: IL FASCISMO - FONTI STORICHE. IL PROGRAMMA SAN SEPOLCRO
La fondazione del movimento dei Fasci di combattimento, avvenuta a Milano in piazza San Sepolcro, fu un evento appena riportato dalle cronache, ma che avrebbe assunto ben altre proporzioni nella retorica celebrativa fascista. Marco Rovinello, attraverso l’analisi del documento di programma del movimento, pubblicato sul quotidiano del nascente movimento fascista, Il Popolo d’Italia, il 24 marzo 1919, ci propone una riflessione sui linguaggi ambigui e contraddittori, al tempo stesso progressisti e reazionari, nazionalisti e socialisti, rivoluzionari e conservatori, che caratterizzarono il fascismo delle origini. Leggi la fonte. Scarica qui il pdf.

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MARCO ROVINELLO: IL FASCISMO - FONTI STORICHE. I PROVVEDIMENTI PER LA DIFESA DELLA RAZZA
Le leggi razziali fasciste costituiscono un corpo di provvedimenti legislativi e amministrativi che furono promulgati in vari momenti, a partire dal 5 settembre 1938. Marco Rovinello ci propone una lettura e una analisi di alcuni estratti del Regio Decreto Legge del 17 novembre 1938, n. 1728 - Provvedimenti per la difesa della razza italiana, con cui si ridefiniva drasticamente il nuovo status giuridico degli “appartenenti alla razza ebraica”, privati dei diritti dei cittadini italiani. Leggi la fonte. Scarica qui il pdf.

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MARCO ROVINELLO: L'URSS DI STALIN - FONTI STORICHE. LA SCONFITTA DI TROCKIJ
Stalin, una volta arrivato al potere, iniziò una sistematica eliminazione dei suoi avversari, non solo dalla vita politica ma anche dalla memoria collettiva. Dopo la morte di Lenin, il suo obiettivo era quello di far sì che la sua figura si stagliasse sopra qualsiasi altra. Il suo maggiore avversario in questa impresa era Lev Trockij, che aveva assunto un ruolo di riferimento già negli ultimi anni della vita di Lenin, ormai stanco e malato. Marco Rovinello ci mostra un esempio di questa operazione attraverso il confronto fra due fotografie mostrandoci come le fonti storiche vadano sempre attentamente vagliate.
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MARCO ROVINELLO: RIFORME E DITTATURE NELLE AMERICHE - FONTI STORICHE. ROOSEVELT E LA “PAURA DELLA PAURA”
Il 4 marzo 1933 Franklin Delano Roosevelt inaugurò la sua presidenza con un discorso memorabile. Fu questo il primo di una lunga serie di messaggi che Roosevelt rivolse alla nazione per risollevarne il morale piegato dalla Grande crisi e per spiegare le linee generali del suo programma di riforme politiche in ambito sociale ed economico. Marco Rovinello ripercorre e analizza per noi le parole del presidente americano. Leggi la fonte. Scarica qui il pdf.

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MARCO BRESCIANI: LA SECONDA GUERRA MONDIALE
La Seconda guerra mondiale va inquadrata in un contesto di problemi a lungo rimossi, ignorati e manipolati. Marco Bresciani ci invita a considerare che l’Europa centro-orientale fu uno dei teatri bellici più importanti in cui prima si allearono e poi scontrarono la Germania di Hitler e l’Unione Sovietica di Stalin e in cui si mise in atto la sistematica volontà di eliminazione degli Ebrei non solo nei campi di sterminio ma anche a ridosso del fronte di guerra. Potrai approfondire con lo studio del capitolo 9 di Storie 3. Non hai scelto il nostro corso? Nessun problema, fino a settembre 2020 potrai consultarlo gratuitamente su Treccani Scuola.

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MARCO BRESCIANI: LA SECONDA GUERRA MONDIALE - FONTI STORICHE. LA “SOLUZIONE FINALE” DI WANNSEE
Non esiste alcun documento che attesti un ordine scritto da parte di Adolf Hitler riguardante l’avvio dello sterminio degli ebrei. Esso fu piuttosto un processo connesso alla guerra sul fronte orientale, accelerato dalle crescenti difficoltà incontrate nell’inverno 1941-42. La Conferenza di Wannsee, un breve incontro che si tenne vicino a Berlino il 20 gennaio 1942, fu convocata da Reinhard Heydrich, il capo dell’Sd, il Servizio di sicurezza delle Ss, per informare un gruppo ristretto delle operazioni in corso sotto il nome in codice di “soluzione finale della questione ebraica”. Nessuno dei presenti oppose obiezioni. Marco Bresciani commenta per noi alcuni passi del verbale della riunione, redatto da Adolf Eichmann, uno dei maggiori responsabili della Shoah, secondo le istruzioni di Heydrich, che intendeva coordinare il lavoro dei diversi ministeri competenti. Leggi la fonte. Scarica qui il pdf.

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MARCO BRESCIANI: LA SECONDA GUERRA MONDIALE - FONTI STORICHE. MEMORIE E UNA LETTERA DI CONDANNATO DELLA RESISTENZA
All’indomani della Seconda guerra mondiale fu necessario riscostruire istituzioni e ordini politici. In Italia il compito era particolarmente difficile. La repubblica democratica che nacque nel 1946 si fondò sul mito della resistenza intesa come partecipazione corale e di massa alla lotta contro il nazismo e il fascismo. Marco Bresciani legge e commenta alcune delle testimonianze tratte dalle lettere dei condannati a morte della resistenza che furono pubblicate per la prima volta dalla casa editrice Einaudi nel 1952. Nelle lettere si pubblicavano gli ultimi scritti di 112 condannati a morte. Nelle loro parole vi erano insegnamenti che avrebbero dovuto orientare le vite dei sopravvissuti: i valori dell’antifascismo. 

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MARCO ROVINELLO: INTEGRAZIONE EUROPEA - FONTI STORICHE. IL MANIFESTO VENTOTENE E LA DICHIARAZIONE SCHUMAN
Marco Rovinello ci guida nella comprensione di due testi che sono considerati alla base del processo di integrazione europea: Il Manifesto di Ventotene (1941) e la dichiarazione Schuman (1950). Leggi la fonte. Scarica qui il pdf.

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MARCO BRESCIANI: IL SECONDO DOPOGUERRA - DALL'"ANNO ZERO" ALLA GUERRA FREDDA
Di solito il 1945 viene considerato l’anno zero della storia europea. Marco Bresciani ci spiega come invece vadano messe in relazione l’eredità della Seconda guerra mondiale con il lungo dopoguerra. Potrai approfondire con lo studio del capitolo 10 di Storie 3. Non hai scelto il nostro corso? Nessun problema, fino a settembre 2020 potrai consultarlo gratuitamente su Treccani Scuola.

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MARCO BRESCIANI: IL SECONDO DOPOGUERRA - LA RICOSTRUZIONE DELL'EUROPA DOPO IL 1945
Al contrario di quanto spesso si pensa, il 1945 non fu un “anno zero”. La Seconda guerra mondiale influenzò a lungo l'ordine politico, sociale e intellettuale del dopoguerra europeo. Anzitutto, le macerie materiali e immateriali del conflitto segnarono il paesaggio urbano negli anni successivi. E poi, la violenza: ben lungi dall'esaurirsi in un giorno, o in qualche settimana, continuò a segnare il vecchio continente. Peraltro, non mancarono profonde novità, ma ben radicate nell'esperienza bellica: sistemi politici che si costruirono o ricostruirono in nome di una democrazia che ben presto assunse significati diversi a Est e a Ovest: le democrazie popolari e le democrazie costituzionali. Mentre la Germania, l'Europa e il mondo si dividevano lungo le linee del nuovo conflitto ideologico e politico tra mondo comunista sovietico e mondo occidentale, si approntavano, in Europa occidentale, i sistemi di welfare state e nuove forme di integrazione sovranazionale. Marco Bresciani ci spiega come questo intreccio di elementi contribuì a caratterizzare il lungo dopoguerra. Potrai approfondire la lezione consultando le pagine 400-440 del volume 3 di Storie. Il passato nel presente. Inoltre ti invitiamo a seguire la videolezione che pubblicheremo giovedì 23 aprile.

La ricostruzione dell'Europa dopo il 1945, videolezione di Marco Bresciani from Giunti TVP S.r.l on Vimeo.

MARCO ROVINELLO: IL SECONDO DOPOGUERRA - FONTI STORICHE. LA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
La Dichiarazione universale dei diritti umani fu adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, riunita a Parigi il 10 dicembre 1948. Composta di 30 articoli riguardanti i diritti degli individui, la Dichiarazione sanciva i principi fondamentali su cui si dovevano reggere gli ordinamenti istituzionali nazionali e internazionali e che sarebbero stati recepiti dai successivi trattati internazionali. L’accettazione della Dichiarazione, per quanto giuridicamente non vincolante, diventò un requisito essenziale per l’ammissione all’Onu. Marco Rovinello ci guida nella lettura di questo documento che rappresenta un punto di riferimento ineludibile per le legislazioni dei paesi democratici contemporanei. Leggi la fonte. Scarica qui il pdf.
 

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MARCO BRESCIANI: IL MONDO CONTEMPORANEO - LA GLOBALIZZAZIONE 
Il mondo di oggi è prodotto e specchio della globalizzazione. Nata negli anni Ottanta del Novecento, questa parola designa la progressiva estensione e integrazione dei mercati su scala globale. Essa è venuta poi a indicare un insieme ampio di processi e fenomeni sociali, culturali e tecnologici, che si dispiegarono soprattutto a partire dagli anni Novanta. Naturalmente, sono esistite varie fasi della globalizzazione. Il 1913 è stato probabilmente uno dei momenti della storia più caratterizzati dall’interdipendenza. Sarà lo scoppio della Grande guerra, l’anno successivo, a dare invece inizio a un lungo periodo di deglobalizzazione. Solo a partire dalla metà degli anni Settanta, emergeranno nuove forme di integrazione economica e finanziaria che si svilupperanno e intensificheranno nei decenni successivi. Marco Bresciani ci spiega come la globalizzazione sia un processo tutt'altro che “naturale”, inevitabile e irreversibile e come, a forme di apertura di estensione variabile, si alternino, e talvolta si contrappongano, spinte di segno opposto. Potrai approfondire la lezione consultandole pagine 580-608 e 612-638 del volume 3 di Storie. Il passato nel presente.

La globalizzazione, videolezione di Marco Bresciani from Giunti TVP S.r.l on Vimeo.