A Milano il primo liceo classico statale bilingue

Il fatto che l’apprendimento delle lingue sia una delle chiavi d’accesso alla società di oggi e al mondo del lavoro non è certamente una novità. Ed è la scuola che, più di ogni altra istituzione, dovrebbe assumersi la responsabilità di preparare le nuove generazioni non solo alla conoscenza, ma anche all’uso fluente degli idiomi stranieri, soprattutto l’inglese.
Da questa considerazione è nata la scelta del Liceo Classico Tito Livio di Milano, dove gli studenti fra due anni faranno lezione in Inglese. Studieranno, cioè, tutte le discipline previste dal loro piano scolastico (dal Greco alla Matematica, dall’Italiano al Latino) in lingua anglofona.
L’ispirazione arriva forse dal Politecnico di Milano, dove quasi tutti i corsi di laurea specialistica hanno abbandonato l'italiano. E c’è da credere che questo modello prenderà sempre più piede nei prossimi anni, come dimostra anche la crescente diffusione del CLIL (Content and Language Integrated Learning), ovvero l’approccio educativo che potenzia l'insegnamento/apprendimento di una seconda lingua utilizzandola come veicolo per l'apprendimento di altri contenuti di varie discipline scolastiche. Nei Licei Linguistici il CLIL è già previsto, mentre nelle altre scuole si sta comunque affermando.

Il Liceo Tito Livio sarà pronto per partire con le lezioni in lingua ai ragazzi di terza fra due anni. In questo lasso di tempo gli insegnanti (che hanno aderito con entusiasmo all'iniziativa) frequenteranno corsi intensivi di perfezionamento, di conversazione e scrittura per arrivare a padroneggiare l'inglese in maniera adeguata.

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