Al cinema: "Class Enemy"



Al cinema: "Class Enemy"

28 Ottobre 2014

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Fra professori permissivi e ragazzi insofferenti alle regole, uno spaccato sincero e profondo sulla scuola di oggi.

In un liceo come tanti l’insegnante di ruolo va in maternità e al suo posto arriva un nuovo professore che impone un metodo di apprendimento basato su sforzo e disciplina. Zupan, questo il suo nome, insegna tedesco, esige che i ragazzi lo salutino alzandosi in piedi e che studino alla perfezione Mann. Dopo un colloquio a porte chiuse con l’insegnante, la studentessa Sabine scappa in lacrime e poco dopo si suicida. I compagni di classe iniziano a insinuare in maniera sempre più esplicita che il responsabile del gesto estremo dell’amica sia proprio Zupan con i suoi metodi severi e intransigenti, fino ad accusarlo apertamente di essere nazista. Mentre la preside cerca di minimizzare la condotta gravemente irresponsabile dei ragazzi, il fronte unito contro il professore comincia a incrinarsi e le accuse nel gruppo si complicano e si esasperano. Esplorando i torti e le ragioni di ciò che è accaduto, viene fuori chiaramente che il professore, con la sua trasparente intransigenza, è il vero maestro di vita.

Class Enemy è un film potente e sincero sulla fragilità degli studenti di oggi, sull’incomunicabilità con i professori e sull’impossibilità di esercitare una vera autorità da parte degli insegnanti: come dice la preside, “Prima loro temevano noi, adesso noi temiamo loro”. Un film che ogni insegnante dovrebbe vedere e proporre alle sue classi, per riflettere insieme sulle dinamiche e sulle aberrazioni della scuola di oggi.