Alternanza scuola/lavoro

Secondo la ricerca del Miur con Indire sull’alternanza scuola-lavoro, nell’anno scolastico 2013-2014 quasi la metà delle scuole superiori italiane (43,5%) ha previsto stage in aziende per i suoi studenti. I numeri sono incoraggianti: 210.506 studenti (10,7%) per 10.279 progetti.

I più attivi sono gli istituti professionali (il 43,4% del totale, con il 57,9% dei percorsi di alternanza), seguiti dagli istituti tecnici (37,3%). Anche i licei, tuttavia, si sono dimostrati ricettivi all’iniziativa: il 13,3% dei licei ha partecipato a percorsi di alternanza, fatto che rappresenta una novità oltre che il chiaro segnale di un mutato atteggiamento verso il lavoro anche da parte di questo tipo di istituti.

Le aziende, a loro volta, approfittano dell’alternanza e l’ultimo anno scolastico ha segnato un + 21,6% delle presenze di studenti, con oltre 55mila imprese coinvolte. I settori più interessati sono stati il manifatturiero, quello dei servizi di alloggio e ristorazione e quelli di agricoltura, turismo e pubblici.

Non mancano, però, le critiche: la Cgil denuncia che i fondi per l’alternanza scuola-lavoro sono stati tagliati e c’è il rischio di imporre alle scuole l’obbligo di realizzare l’alternanza senza adeguate risorse e senza imprese con capacità formativa.
Si tratta insomma di percorsi che, in un momento di alta disoccupazione giovanile come questo, possono essere di grande aiuto sia per i ragazzi che per le aziende, ma che devono essere programmati con attenzione e con le adeguate risorse.