Il 27 gennaio 1967 Luigi Tenco fu trovato senza vita nella stanza dell’hotel di Sanremo dove stava soggiornando durante il festival della Canzone. Seguì un’inchiesta investigativa maldestra e pasticciata, che si concluse con l’archiviazione del caso come suicidio. Fin da subito, però, emersero diversi elementi ambigui che, ancora oggi, rendono la morte di Tenco un mistero irrisolto e appassionante.
Ferdinando Molteni lo racconta ricostruendo nel dettaglio la settimana che va da domenica 22 gennaio, quando il cantautore arrivò a casa, a Recco, fino a sabato 28, giorno delle esequie e della finalissima di Sanremo.
La raccolta di materiali d’archivio e inediti e le numerose interviste indicano che, quella notte, nessun colpo di pistola fu esploso nella stanza 219 dell’Hotel Savoy. E, nonostante Tenco possedesse due pistole, l’arma che ne provocò la morte non gli apparteneva e non fu mai ritrovata.
C’è poi il memoriale dell’allora ispettore di polizia Arrigo Molinari, responsabile delle indagini, che crea finalmente un filo rosso tra la morte del cantante e l’ambiente della malavita marsigliese.
Un libro che fa chiarezza sulle incoerenze di quell’evento e dei suoi protagonisti, e inquadra in una nuova luce la morte drammatica del grande Luigi Tenco.
Ferdinando Molteni, L'ultimo giorno di Luigi Tenco, Giunti Editore