Che cosa c’entra l’amore con l’ambizione, con l’abitudine, con l’inadeguatezza, coi segreti, con la vergogna e con tutti i compromessi che solitamente fanno parte di un matrimonio? Guia Soncini prova a raccontarlo col suo stile elegante, crudele e inconfondibile.
Elsa Tomei e Vanni Gualandi sono agli occhi di tutti una coppia perfetta. Lei fa parte della Milano bene e, a poco più di quarant’anni, è una potentissima funzionaria Rai, autrice del programma preserale di culto e icona della cultura in TV. Lui ha lasciato quando era molto giovane il suo paesino del Molise e, dopo aver cancellato accuratamente tutto ciò che potesse ricordare le sue origini e il suo accento, è diventato il più celebre editorialista del Corriere della sera, arrivando a candidarsi alle elezioni come sindaco di Milano. Il loro matrimonio si basa sull’impeccabile gestione di Elsa, bravissima a difendere i segreti di Vanni e a non far trapelare i propri, ancora più inconfessabili; accorta nel procurargli un’amante che assicurerà il successo del proprio programma televisivo e, la notte, a cancellare dal cellulare del marito i messaggi che si scrivono per evitare scandali. Il meccanismo rigoroso su cui hanno impostato le loro vite, però, si incepperà nel corso della festa per i cinquant’anni di Vanni, che sembra tratta da La terrazza di Ettore Scola e che farà venire a galla più scomodi segreti di quanti Elsa e Vanni siano in grado di sostenere.
Nel suo primo romanzo Guia Soncini parla con stile graffiante e inconfondibile di bugie, vergogna, ipocrisia, ambizione, e fa un ritratto spietato, quindi realistico, del matrimonio come atto prima di tutto politico e sociale.
Guia Soncini, Qualunque cosa significhi amore, Giunti Editore, 14 euro.